Apple ha scelto Napoli

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Apple ha scelto Napoli

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Tim Cook

Tim Cook

 

 

Apple ha scelto Napoli per aprire il primo centro europeo per lo sviluppo di applicazioni IOS
Vero riconoscimento e grande scommessa sui CERVELLI ITALIANI di Apple che fornirà le competenze agli studemti per la realizaione di nuove app IOS, aprendo di fatto il primoCentro di sviluppo d’Europa.
Tim Cook sarà a Napoli per il nuovo progetto per l’innovazione che impiegherà circa 600 persone , questo è quello che fanno Apple da Cupertino ed il premier Matteo Renzi.

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Nel 2011 il giornalista napoletano Antonio Menna, scrisse un post popolarissimo, poi diventato libro: “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”. Raccontò di come sarebbe stato impossibile, per il creatore di Apple, realizzare il sogno della mela morsicata all’ombra del Vesuvio. Cinque anni dopo, incredibilmente, proprio a Napoli Tim Cook, il successore di Jobs alla guida del colosso di Cupertino, sceglie Napoli per un centro europeo di sviluppo delle sue applicazioni.

Non abbiamo il garage di Jobs e Steve Wozniak, non siamo la Silicon Valley, non abbiamo il sogno americano. Ma nella Golfo baciato dal mare e da un mare di contraddizioni c’è, probabilmente, un altro tesoro che vale la pena di ricordare. C’è l’inventiva e la fantasia, c’è la passione e la capacità, un ‘design sentimentale‘ che forse, chissà, sarebbe piaciuto all’inventore della Apple e di Pixar.

Leggi su: http://napoli.fanpage.it/inapoli-la-tecnologia-apple-e-la-fantasia-di-napoli-faranno-il-botto/

BRUNO RUFFILLI
ROMA

Nascerà in Italia il primo Centro di Sviluppo Apple d’Europa, per fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di app per iPhone e iPad. «Il Centro di Sviluppo App iOS – si legge in un comunicato dell’azienda – sarà situato in un istituto partner a Napoli, sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori». Puntuale il commento del premier Matteo Renzi: «È una sperimentazione veramente intrigante, una bella realtà di innovazione con circa 600 persone».

Renzi anticipa anche che il Ceo di Apple Tim Cook sarà in Italia domani per presentare il progetto. A Cupertino non hanno scelto Milano o Torino, che pure sarebbero state più indicate da un punto di vista strategico, ma Napoli. Ancora una volta una decisione di Apple è insieme una mossa strategica e una presa di posizione politica: la scommessa su una città e su una regione che in tutte le classifiche si piazzano molto indietro per alfabetizzazione digitale rispetto al Nord. Al tempo delle app non è indispensabile costruire fabbriche e predisporre infrastrutture per dare un sostegno alle economie deboli, possono bastare il talento e una connessione internet.

«L’Europa è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo», ha affermato Tim Cook, Ceo di Apple. «Il fenomenale successo dell’App Store è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa e presenta opportunità illimitate per le persone di tutte le età e aziende di ogni dimensione in tutto il continente». Cook si riferisce a un recente studio da cui risulta che l’ecosistema Apple supporta ora nel Vecchio Continente 1,2 milioni di posti di lavoro attribuibili alla comunità di creatori di app, ingegneri software e imprenditori che lavorano con iOS, ma anche circa 200 mila non legati direttamente alla tecnologia, ad esempio nel marketing o nella pubblicità. La crescita di App Store ha aiutato gli sviluppatori in Europa a guadagnare oltre 10,2 miliardi di euro dalla vendita delle app in tutto il mondo.

Lo scorso novembre, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Bocconi , il Ceo di Apple aveva parlato di possibili investimenti in Italia. Tutti hanno colto il riferimento al futuro Apple Store nel centro di Milano, nessuno però immaginava che i progetti di Cupertino potessero coinvolgere Napoli. Per il capoluogo campano questa decisione vale molto più di un nuovo negozio: significa infatti creare lavoro e non soltanto trarre profitti. Ma significa anche avviare una collaborazione con scuole, università, istituti di ricerca per far sì che i talenti italiani crescano e si moltiplichino. A oggi, in Italia oltre 75.000 posti di lavoro sono attribuibili all’App Store e la comunità degli sviluppatori per iPhone e iPad è in crescita.

E spesso lo store online della Mela è anche la vetrina per una visibilità che va ben oltre confini italiani: IK Multimedia, ad esempio, ha lanciato la sua prima app nel 2009 e da allora ha avuto oltre 25 milioni di download in tutto il mondo. Musement, lanciata nel 2013, è ora disponibile in sette lingue e 300 città in 50 paesi. Roberto Macina, Ceo e fondatore di Qurami, ha commentato: «Apple è costantemente all’avanguardia dell’innovazione e questo ci sprona a creare la migliore esperienza mobile, capace di rendere la vita più facile ai nostri clienti. L’ecosistema Apple è il centro attorno a cui ruota il nostro lavoro, e, potendo creare codice per tutti i sistemi operativi Apple, è bastato davvero poco per portare Qurami su ogni dispositivo: iPhone, iPad e Apple Watch». Apple lavorerà con partner in tutta Italia che forniscono formazione per sviluppatori per completare questo curriculum e creare ulteriori opportunità per gli studenti, e prevede di ampliare questo programma estendendolo ad altri paesi a livello mondiale.

Mentre Donald Trump promette di riportare negli Usa la catena di produzione Apple (ma i Mac Pro già nascono negli States), in tutta Europa migliaia di aziende si stanno espandendo grazie alla collaborazione con la Mela. Anche in Italia: Laboratorio Elettrofisico, con sede a Milano, costruisce alcune delle più sofisticate apparecchiature di magnetizzazione al mondo che vengono impiegate nei prodotti Apple lavora con i principali produttori europei di MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems), che creano componenti sensori e tecnologie per i dispositivi iOS; una è STMicroelectronics, azienda franco-italiana con sede a Ginevra.
https://www.lastampa.it/2016/01/21/tecnologia/apple-apre-in-italia-il-primo-centro-di-sviluppo-per-app-ios-europeo-yiHZbmWhXzVLsGeahR88JI/pagina.html

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