Kendoo crowdfunding

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Kendoo crowdfunding

Kendoo

Kendoo è una piattaforma di crowdfunding che opera nella provincia di Bergamo, promossa da Media on, utile a ideare, creare e finanziare progetti, secondo il modello all-or-nothing. La piattaforma è stata lanciata a inizio 2013.

Kendoo, infatti, è il secondo progetto d’innovazione digitale di Mediaon, società del gruppo editoriale bergamasco SESAAB, che possiede quotidiani, radio e tv locali, tra cui L’Eco di Bergamo, il quotidiano locale con la più alta diffusione in Italia, Bergamo Tv, Radio Alta e www.ecodibergamo.it.
Il primo progetto ad essere lanciato è stato Kauppa, un sito di couponing ultralocale ormai online da circa un anno. Kendoo è il più recente, inaugurato il 29 gennaio 2013, è un sito di crowdfunding locale che si rivolge principalmente a cittadini di Bergamo e provincia.
Se dovessimo sintetizzare il progetto in una frase, “we can do it”  sarebbe l’espressione più adatta. Non solo perchè è il messaggio volutamente insito nel nome dato al progetto – Kendoo.it è l’omofonia dell’inglese “can do it” – ma proprio perchè racchiude l’idea di comunità e la possibilità di realizzare qualcosa insieme.
La piattaforma, infatti, si propone da una lato di dare visibilità a progetti locali in cerca di finanziamento, e dall’altro di dare la possibilità ai potenziali sostenitori (chiunque creda in quell’idea) di finanziarli in maniera semplice e trasparente. Un catalizzatore di interessi in grado di far incontrare promotori e donatori.
Il modello è quello del reward based, per cui i donatori ricevono un omaggio, in genere legato al progetto. Online ora, ad esempio, c’è un’iniziativa dell’Associazione Amici dell’Orto Botanico di Bergamo che propone una raccolta fondi per “colorare un angolo di Città Alta con i tulipani”. L’omaggio per i sostenitori consiste ne l’invito all’evento inaugurale, il libro dell’associazione, il calendario, una visita guidata o la tessera dell’ente, accorpati in pacchetti di diversa entità a seconda del taglio di donazione che si sceglie di fare. Lo stesso vale per l’altro progetto online, “Lo sci è per tutti”  della Polisportiva Bergamasca O.N.L.U.S, che ha l’obiettivo di acquistare attrezzatura sportiva per permettere di sciare a ragazzi disabili.

 

Vige la regola dell’ all or nothing: il progetto ottiene il finanziamento solo se raggiunge la quota stabilita, altrimenti i soldi versati dai sostenitori vengono restituiti, al netto di una piccola trattenuta (Euro 0,77) per le spese della transazione bancaria.
Per poter sopravvivere sulla quota finanziata Kendoo trattiene il 2,5% e lo esplicita apertamente.

 

Rispetto agli altri siti di finanziamento collaborativo, due sono i caratteri, in qualche modo intrecciati tra loro, che contraddistinguono questo progetto.
Innanzitutto l’aspetto benefico e caritativo. Kendoo vuole rivolgersi, almeno in un primo momento, a enti non profit e associazioni locali, di Bergamo e  provincia, accettando e promuovendo progetti che abbiano un impatto sociale sulla comunità. Questo lo distingue nettamente da siti di crowdfunding personale, come è ad esempio Kapipal, dove i progetti promossi possono essere anche regali di compleanno o liste nozze.
Come dichiarato nelle condizioni di utilizzo, Kendoo non esclude che chiunque, anche un  privato possa sottoporre i propri progetti. Tuttavia c’è un’iter di approvazione e verifica prima di metterli online, che rappresenta la garanzia della loro autenticità. Ci si accerta che il progetto sia reale, che il finanziamento corrisponda all’esigenza di sostegno, e soprattutto che si tratti di  “progetti caritatevoli, artistici, culturali e comunque di utilità sociale”. In futuro dunque lo spazio resta aperto anche a progetti di singoli, anche di imprenditoria giovanile, fermo restando come criterio di selezione la valenza sociale del progetto.
L’altro  aspetto caratterizzante è l’iperlocalismo, che vuole essere anche il suo punto di forza. In un momento in cui il livello di fiducia nel mezzo digitale non è ancora così diffuso o consolidato, soprattutto a livello locale, il fatto che i progetti siano proposti da enti o associazioni radicate sul territorio, quindi note o anche solo percepite come familiari per vicinanza geografica o affettiva, rappresenta un indubbio vantaggio. In primo luogo rassicura il donatore offrendogli una garanzia, oltre che un incentivo a donare – del resto daremmo mai i nostri soldi ad uno sconosciuto? -. Secondo, facilita la creazione del network poiché fa leva su una rete già esistente nel territorio. Infine genera autorevolezza della piattaforma anche agli occhi dei promotori di progetti.
Certo, la  nascita del progetto nell’alveo del gruppo de L’eco di Bergamo è  già una carta vincente poiché il legame con il quotidiano locale, apprezzato e riconosciuto, permette di trasferire l’autorevolezza della testata anche alla neonata piattaforma.
La parentela con il gruppo si concretizza nella campagna di comunicazione a supporto di Kendoo. Ogni progetto avrà  il sostegno dei media di SESAAB nella promozione: si prevedono oltre ad avvisi pubblicitari su L’Eco di Bergamo cartaceo e sulla sua declinazione web, la partecipazione di ogni associazione o ente promotore alla trasmissione Incontri di BergamoTv e la presenza come ospiti anche su Radio Alta.
Kendoo prende a modello gli internazionali Indiegogo e Kickstarter, a cui deve molto nell’impostazione della grafica, che però personalizza attorno ad un concept preciso: “Vuoi la luna? Chiedila a Kendoo!”, così cita la campagna stampa. La Luna è la metafora del progetto apparentemente inaccessibile, che può tuttavia essere raggiunto grazie a un missile pronto a decollare. Il suo carburante? Gli utenti che a suon di donazioni fanno avanzare il missile verso la meta: il budget necessario per realizzare il progetto.
Il sistema è intuitivo, l’iscrizione e il pagamento sono facili e veloci, e su questo Kendoo deve ringraziare la già rodata piattaforma di Kauppa. Il grande sforzo su questo secondo progetto di Mediaon è stato sicuramente quello degli aspetti legali, non indifferenti quando c’è di mezzo il finanziamento a enti no profit.
Ad oggi Kendoo totalizza 40.000 visualizzazioni di pagine, 10.300 visite e 7.400 accessi unici, il 70% sono nuove visite, 2 progetti online finanziabili, 25 progetti in attesa di approvazione. (Fonte: Google Analitycs, 29 gennaio- 18 febbraio 2013).
Il sito deve ancora crescere. Certo gli va riconosciuto lo scopo nobile e il coraggio dell’innovazione a livello locale.
L’iperlocalismo riuscirà a fare la differenza permettendo a Kendoo di divenire il punto di riferimento del crowdfunding della comunità di Bergamo?

La condizione è una: no supporters no crowdfunding. E per trovare i supporter, serve che la comunità ci creda e  partecipi attivamente, dimostrando di avere recepito il messaggio. “We Kendoo.it”.

 

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Chiara Canova, laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Bergamo e diplomata nel Master in Comunicazione, Marketing Digitale e Pubblicità Interattiva dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; da maggio 2011 collabora come Digital Project Manager con RCS Pubblicità.
Segni particolari: insaziabile curiosità verso le novità digitali, Facebook meme addicted.

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