Seed e venture capital
Una delle novità maggiori nel settore degli investimenti nelle startup è il seed capital.
Quantomeno in Italia, ove questa forma di venture capital è ancora poco sviluppata. A differenza degli Stati Uniti, investono molto su queste tipologie di investimenti a rischio, che in generalmente si assumono i business angels, gli angeli degli affari.
Innogest,
Dpixel,
Start Up Design Lab
SeedLab
sono solo alcuni degli esempi italiani di seed capital.
Uno dei più grandi fondi italiani di venture capital è Innogest, che si concentra sulla fase di seed e early stage, ovvero nella prime fasi della vita di un’impresa. In maggior caso, le imprese che appartengono ai settori delle telecomunicazioni, Ict, energie rinnovabili, biomedicale e meccanica avanzata.
Dpixel è una società di venture capital, con sede a Milano, che si è specializzata in investimenti nelle startup dei settori digital e web. Milanese anche
Principia Sgr
società che opera nel mercato italiano del venture capital dal 2002 con due fondi, Principia Fund e Principia II, per un totale gestito pari a circa 79 milioni di Euro. Ad agosto 2014 Principia ha effettuato il primo closing del suo terzo fondo: Principia III – Health, specificatamente dedicato ad investimenti di Venture e Growth capital nel settore Healthcare.
Varie sono le forme di finanziamento di idee innovative , da borse di studio a progetti. Come SeedLab, programma di accelerazione d’impresa che seleziona proposte ad alto contenuto innovativo e hi-tech.
Servizi, tecnologia, energia rinnovabile. Questi i principali settori d’investimento di
A.M.E. Ventures
società di venture capital ancora una volta milanese. E ancora, 360° Capital Partners, società di venture capital con investimenti in aziende ad alto contenuto innovativo attive soprattutto in Italia e Francia.
Punta sul seed investiment
Telecom Italia
che a febbraio 2014 ha annunciato di voler investire 4,5 milioni di euro nel ‘seed investment’ a sostegno delle startup digitali: nello specifico, l’azienda investirà 1,5 milioni l’anno, dal 2014 al 2016, tramite i cosiddetti investimenti ‘seed’, quelli dedicati cioè alla fase di avvio di giovani imprese tecnologiche, per accompagnarle nel proprio percorso di crescita e di inserimento sul mercato.
Alle piccole e medie imprese innovative, tipiche del panorama economico italiano, si rivolge
PmiEquity
operatore di private equity e venture capital attivo su tutto il territorio nazionale. Nato nel 2009 e sbarcato anche in Europa il fondo
Google Ventures
il venture capital di Mountain View che ha finanziato aziende del calibro di Nest, Uber, Cloudera, Ipierian, Pocket e Sidecar.